Paolo Valerio è stato il protagonista di ‘Il muro trasparente’, un singolare monologo che gli scorsi 16 e 17 maggio ha portato gli spettatori del teatro Basilica di Roma dentro i pensieri di un malinconico e solitario tennista
Giulia è la donna amata da un tennista, un uomo ormai maturo, che durante i propri allenamenti, solo con la sua racchetta, si lascia andare a un fiume di pensieri che ruotano spesso attorno alla stessa Giulia e che tirano le somme dei capitoli di un’intera vita.

‘Il muro trasparente’ è uno spettacolo che per la platea diventa un’esperienza immersiva: ogni singolo membro del pubblico, infatti, diventa l’avversario del protagonista, un tennista impegnato in una partita che lo spinge a interrogarsi sulle tante avventure e disavventure della propria vita.
Tutti insieme nel campo da tennis
Il muro trasparente è la struttura scenografica che divide l’interprete del monologo dalle poltrone degli spettatori, i quali devono ascoltare il soliloquio dell’atleta attraverso delle cuffie che li isolano da qualsiasi rumore circostante per farli concentrare soltanto sulle parole recitate dall’attore.
Paolo Valerio è lo straordinario protagonista di questo lavoro: il bravissimo interprete dà vita al flusso di coscienza del tennista con un’intensa variazione di sentimenti che creano un’atmosfera carica di cuore e memoria.
Valerio compie una prestazione straordinaria e affascinante, palleggiando quasi mille volte contro la parete di plexiglas che lo separa fisicamente dalla platea e che sembra quasi diventare uno schermo che amplifica la storia.
‘Il muro trasparente’ è un’opera breve ma intensa che riesce a coinvolgere gli spettatori per tutta la sua durata e che, pur avvicinandosi più a un esperimento teatrale che a uno spettacolo vero e proprio, riesce a infondere un’importante e necessaria dose di ossigeno al teatro stesso.
Gabriele Amoroso
Foto: Simone Di Luca
Il muro trasparente. Delirio di un tennista sentimentale
di Monica Codena, Marco Ongaro e Paolo Valerio
Teatro Basilica
dal 16 al 17 maggio
con Paolo Valerio
Fonica Carlo Turetta, Borut Vidau
Luci Davide Comuzzi, Alessandro Macorigh
Scena Antonio Panzuto
Progetto fonico Nicola Fasoli
Direttore di scena Paolo De Paolis
Disegno luci Marco Spagnolli
Coproduzione Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e Teatro Stabile di Verona