Con ‘Siamo fatte di carta’, Anna Maria Scocozza e Floriana Porta firmano un libro a quattro mani che si colloca in una zona ibrida, in cui arte visiva e parola poetica si affiancano, si specchiano, si interrogano. Pubblicato da Ventura Edizioni, il progetto editoriale si muove nel solco di una produzione femminile simbolica e consapevole, radicata nella materia e orientata all’immaginazione. Una celebrazione dell’energia creativa che unisce corpo e anima, gesto e visione
La carta – riciclata, cucita, plasmata, viva -, come scelta comune, diviene un vero statement. Anna Maria Scocozza, artista romana, e Floriana Porta, poetessa e pittrice torinese, hanno deciso di unirsi in un percorso artistico e umano che le ha portate a realizzare il libro a quattro mani ‘Siamo fatte di carta’ pubblicato da Ventura Edizioni.

Opere e parole si sono così intrecciate in una sinergia potente e particolarissima. Le autrici sembrano così affermare che la fragilità non è sinonimo di debolezza, bensì di permeabilità, di disponibilità al cambiamento e alla rinascita.
Arte, poesia e rinascita al femminile
Il volume si presenta sotto forma polifonica: vuole essere una testimonianza d’arte che tocca tematiche come la natura, l’eco-filosofia, l’energia femminile, la ricerca interiore, la spiritualità.
Sara Durantini nell’introduzione scrive: “Forte del richiamo affettivo al genere dei livres pauvres, questo libro sembra volerci ricordare che l’arte non è definita dalla sua opulenza, ma dall’impronta unica dell’espressione umana, dalla connessione emotiva che evoca nell’osservatore, dalla valorizzazione della qualità artistica e umana al di sopra della quantità materiale”.
E qui troviamo un’intesa che lascia intuire quanto sia fondamentale sentirsi in equilibrio nelle due espressioni creative.
Siamo fatte di carta: un soggetto vivente
Anna Maria Scocozza sottolinea, infatti, come la carta sia soggetto vivente, Floriana Porta la paragona a se stessa e l’amica a due alberi che affondano le radici nel medesimo terreno.
È possibile immergersi dunque tra le originali installazioni di Anna Maria Scocozza e i versi di Floriana Porta. Poesia in forma di haiku, tanka, aforismi e immagini per un viaggio di scoperta e conoscenza interiore: “Siamo fatte di carta,/di fili ritorti,/d’ali sospese,/di fragili corazze,/di lava rovente,/di luci visionarie”.
L’arte del riciclo e la parola
Tra le pagine lingerie poetica realizzata con carta riciclata filata e tessuta; carta, filo, foglia essiccata; carta e legno spiaggiato, materiali recuperati e riutilizzati.
Ogni opera, come un fresco respiro, mantiene la sua identità creativa originale in dialogo con i versi. Questo sorprendente connubio conduce il lettore all’osservazione e all’ascolto, fino alla maturazione di un proprio pensiero critico.
‘Siamo fatte di carta’ è un viaggio visivo intenso che emana bellezza, regalando parole e immagini di speranza, rinascita e resilienza. Un lavoro delicato e audace al tempo stesso, capace di costruisce un ponte tra materia e parola, tra gesto artistico e bisogno espressivo
L’universo femminile diventa uno scrigno prezioso di energie che si incrociano e raccontano più dimensioni.
Michela Zanarella
Biografia Anna Maria Scocozza
Anna Maria Scocozza nasce a Roma nel 1965 dove vive e lavora. Diplomata in Costume e Moda, ha frequentato, presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, la Scuola libera del nudo e moltissimi corsi di specializzazione di pittura e decorazione.
Come attività lavorativa ha condotto numerosi Laboratori/Workshop artistici-creativi e corsi di tecniche pittoriche nei musei, scuole e centri di aggregazione giovanile per adolescenti, adulti e bambini.
Negli ultimi anni la sua ricerca artistica si è focalizzata sulla realizzazione del suo “Guardaroba poetico” e precedentemente sull’acquarello e sui libri d’artista. La sua è un’arte non solo estetica, ma anche etica.
La Scocozza tenta di spingere lo spettatore a interrogarsi non soltanto verso tematiche sociali che riguardano soprattutto le donne vittime di violenza, ingiustizie, emarginazioni, razzismi, ma lo conduce via via, ad un’introspezione sia psicologica sia spirituale, con uno sguardo fisso sulla realtà alla ricerca di risposte.
Anche se, forse, non c’è mai una giusta risposta, probabilmente solo una giusta domanda.
Costruisce le sue cartose opere “Indumenti poetici” con ciò che viene rifiutato, inutilizzato: vecchi libri riciclati, destrutturati e ricreati, talvolta filati, a formare una stoffa di carta che utilizza come metafora poetica, visioni da indossare per descrivere la realtà, anche quella più dolorosa; simboli visivi e archetipi umani che ci accompagnano nel nostro difficile viaggio terreno e spirituale.
Strappi come cicatrici, che diventano feritoie da dove la luce ci illumina e custodisce, preparandoci per nuove fioriture. Ha partecipato a numerose mostre collettive e personali in Italia e all’estero e le sue opere si trovano presso Musei, Fondazioni e Collezioni italiane e straniere.
Biografia Floriana Porta
Floriana Porta è nata a Torino nel 1975, vive a Vinovo e fin da piccola ha avuto la necessità di scrivere, comporre, disegnare e fotografare.
Si presenta con forme espressive di rara intensità e la sua opera – poetica e figurativa – si dispiega fra natura e bellezza, introspezione e sogno, elementi imprescindibili della sua riflessione esistenziale.
Uno stile ermetico, il suo, lontano dalla retorica e dal sentimentalismo, caratterizzato da raffinatezza, contemplazione e armonia.
È esperta di poesia giapponese, in particolare di haiku, baishù e tanka.
Si tratta di componimenti poetici che si caratterizzano per avere un forte collegamento di temi con l’ambiente naturale e che seguono regole metriche sillabiche molto ferree.
Una poesia Zen molto riflessiva, di grande emotività, suggestione e incredibile brevità.
Ha fatto parte per tanti anni della giuria del prestigioso Concorso Internazionale di Haiku di Cascina Macondo.
Ha pubblicato numerosi libri, ebook e plaquette di poesia ed è presente in molte importanti antologie poetiche.
Titoli delle sue principali pubblicazioni: “Verso altri cieli” (Edizioni REI, 2013), “Quando sorride il mare” (AG Book Publishing Editore, 2014), “Dove si posa il bianco” (Sillabe di Sale Editore, 2014), “L’acqua non parla” (Libreria Editrice Urso, 2015), “Fin dentro il mattino” (Fondazione Mario Luzi Editore, 2014), “La mia non è poesia” (Aljon Editrice, 2017), “I nomi delle cose” (Edizioni L’Arca Felice, 2017), “In un batter d’ali” (AG Book Publishing Editore, 2018), “Offro respiro ai versi” (La Ruota Edizioni, 2018), “Il Giappone in controluce” (AG Book Publishing Editore, 2020), “L’infinito è in me” (AG Book Publishing Editore, 2021) e “Oltre gli orizzonti” (Blurb, 2022).
Hanno scritto della sua poesia numerosi critici ed esperti di poesia e letteratura: Antonio Spagnuolo, Lucio Zinna, Marco Furia, Gabriella Cinti, Pier Luigi Coda, Fortuna della Porta, Ilaria Guidantoni, Andrea Galgano, Alessandro Moscè, Luciano Somma, Rosa Elisa Giangoia, Giuseppe Conte, Camilla Ziglia e molti altri.
Siamo fatte di carta
Anna Maria Scocozza – Floriana Porta
Edizioni Ventura
Collana Tina
Genere Poesia
Edizione 2024
Pagine 83
