Sabato 28 settembre scorso, nella splendida cornice della Sala Baldini del Chiostro di Campitelli, per i Concerti del Tempietto – Festival Musicale delle Nazioni il ‘Duo Meraki’ ha offerto una performance che non è stata solo “interessante e piacevole” – per usare le parole di Giorgio Peroni, grande frequentatore di concerti – ma una serata che ha trasportato il pubblico attraverso le grandi pagine della musica classica, trasformandole in un’esperienza emotiva straordinaria
La serata si è aperta con Beethoven, con la sua “Sonata per violino e pianoforte in La minore, op. 23”. Sotto le dita del ‘Duo Meraki’, formato da Gian Paolo Arena e da Chiara Di Francesco, il pezzo ha rivelato nuove sfumature.
Il “Presto iniziale” è esploso come un’onda di pura adrenalina, con una precisione tecnica unita a un’energia che ha travolto il pubblico. L’“Andante scherzoso” ha offerto una tregua giocosa, prima di concludere con un “Allegro molto” che ha lasciato senza fiato.
Quando è stato il turno di Stravinsky, la “Suite Italienne” è apparsa come un ponte fra passato e presente. Arena e Di Francesco hanno magistralmente mescolato la delicatezza della Serenata con l’energia pulsante della Tarantella, fino ad arrivare allo Scherzino, che ha rappresentato la perfetta sintesi dell’ironia raffinata di Stravinsky.
Infine, Ravel con la sua “Sonata n. 2 in Sol maggiore” ha chiuso la serata in modo trionfale. L’”Allegretto iniziale” ha dipinto un caleidoscopio di colori sonori, mentre il “secondo movimento”, il “Blues”, ha fluttuato tra il jazz e la classica, creando un’atmosfera unica. Il “Perpetuum mobile”, un crescendo frenetico, ha chiuso la sonata e l’evento su una nota elettrizzante.
La sinergia di un viaggio emotivo
Dunque, un equilibrio sottile tra sacro e profano, antico e moderno ha tenuto il pubblico incollato alla sedia. L’interpretazione dei brani eseguiti ha quindi dato vita a virtuosismi che hanno oltrepassato la pura tecnica, trasformandola in un dialogo vibrante con il pubblico.
Arena e Di Francesco, il ‘Duo Meraki’, non sono stati solo molto bravi come ha osservato Peroni, ma hanno saputo trasmettere un’intensità rara, una profonda sinergia che ha reso ogni gesto e ogni sonorità perfettamente calibrati.
Non è stato solo un concerto piacevole, ma un viaggio emotivo che ha reso la musica viva, tangibile, e capace di toccare profondamente ogni ascoltatore. Una serata indimenticabile, in cui tecnica e passione si sono fuse per rimandare una vera esperienza artistica.
Filippo Novalis
Notti romane al teatro di Marcello
Concerti del Tempietto
Festival Musicale delle Nazioni
28 settembre
Duo Meraki
Gian Paolo Arena violino
Chiara Di Francesco pianoforte
Beethoven
Sonata per violino e pianoforte in La minore, op. 23
Stravinsky
Suite Italienne
Ravel
Sonata n. 2 in Sol maggiore