Maria Emanuela Bianchi nella raccolta ‘Affondo blu’ si affida alla poesia per far affondare le parole in più dimensioni e riportarle in superficie con una nuova luce, un blu rigenerante
La casa editrice romana Ensemble pubblica ‘Affondo blu’, la raccolta di poesie di Maria Emanuela Bianchi, autrice bolognese, romana d’adozione. Già il titolo indica un colore, il blu, che evoca sensazioni di profondità e mistero.

Il libro contiene ben 89 poesie ed è suddiviso in cinque sezioni: un piede sopra il cuore, fluorescenze, anelli, intorno e blu.
Come scrive Luciana Raggi a conclusione della raccolta: “La parola accompagna il viaggio interiore, affonda ed è affondata per poi risalire rigenerata, rinnovata e pronta a essere compresa in una complessità svelata dalla profondità che ha toccato”.
A confronto con il quotidiano
Per utilizzare ancora un’espressione di Raggi, l’autrice “rifonda il senso”, ridà valore alla parola nella sua forza espressiva. Maria Emanuela Bianchi si confronta con il quotidiano che vive, un presente dominato da ingiustizie, guerre e dolore.
La poetessa è testimone del suo tempo e lo affronta osservando attentamente ciò che avviene tanto che “è strano vedere focolari/tra brandelli di periferia”. Così il nulla ha tante sembianze, tra notti insonni e prospettive d’azzurro, seguendo nervosi orizzonti.
I testi prevalentemente brevi e a verso libero si presentano come scatti fotografici di un sentire intenso che richiede ascolto. Ogni parola ha un posto preciso, è stata scelta con accuratezza, come il verde tagliato che sovrasta l’emblematico smog.
Affondo blu: ossigeno e origine
“Ossigeno è origine/il seme è origine”, la genesi della vita come la genesi della poesia intorno al fuoco sacro della parola.
L’autrice compie dunque una continua immersione interiore, scende in profondità, scopre giorni terra e giorni orizzonte, si alternano più dimensioni come se fossero stanze in cui accedere da esplorare e riordinare.
La vita è come una stanza, a volte messa a soqquadro dagli imprevisti. È difficile riconoscere il proprio spazio, cogliere l’indefinito, raggiungere l’infinito.
Bianchi apprende dal vuoto, da forme oscure, attraversa le cose fino a farle diventare emancipati alfabeti.
Nella nostalgia trattiene la terra e l’ossigeno, parole chiave che dimostrano l’importanza del respiro, essenziale per la vita e per la funzione della stessa poesia.
In ‘Affondo blu’ “Si rincorrono i significati senza vele alla confluenza del dialogo”, le parole scorrono, affondano e risalgono in quel blu dove “occorrono ali per cadere”.
Michela Zanarella
Biografia
Maria Emanuela Bianchi è bolognese e vive a Roma. Teatro, poesia e fotografia fanno parte del suo cammino. Ha pubblicato la raccolta poetica Sil-la-be (2019); il romanzo Eppure accade… Un’apocalisse squinternata (2021), scritto insieme a Mara Natali; Viaggio sull’isola delle spezie (2024) per la sezione fotografia, insieme a Maria Grazia Patania per la sezione racconti e a Michela Andriolo per la sezione poesie.
Affondo blu
Maria Emanuela Bianchi
Edizioni Ensemble
Collana Alter
Genere Poesia
Edizione 2025
Pagine 93
