Non arrendiamoci
Giorgia Mazzucato è una delle protagoniste di “Prologo”, la breve rassegna che il teatro Trastevere di Roma ha messo in piedi dopo il lockdown: il monologo della brava e giovane Giorgia è un semplice ed emozionante inno alla vita
Tre personaggi narrano le proprie vite, tre esistenze che si incontrano e che dipendono l’una dall’altra: sono vite comuni, ognuna con la propria particolarità, il proprio carico di gioia e di dolore. Ma sono vite da vivere.
L’inizio della delicata rappresentazione di Giorgia Mazzucato sembra quasi un pezzo di cabaret di alta classe che a poco a poco si trasforma in un monologo pieno di sentimento, di pena e di felicità. La chiave stilistica scelta dall’interprete padovana è sicuramente singolare, per alcuni versi coraggiosa, ma riesce comunque nel suo intento e ‘Viviamoci’ diventa uno spettacolo a tutto tondo che non si fa dimenticare facilmente.
La scrittura del copione si rivela ispirata e intelligente e, sebbene in alcuni frangenti sia un poco forzata, lascia intendere una precisa volontà di comunicare e incoraggiare a perseguire ciò che l’intero testo dichiara: vivere senza voltarsi mai indietro.
La brava Giorgia è sul palco con sicurezza e una certa determinazione che sembra scaturita dal desiderio di tornare a calcare le scene dopo i lunghi mesi di stop; nonostante la platea sia necessariamente piena soltanto per un terzo, l’attrice è in grado di reagire a tutta la partecipazione del pubblico restituendo altrettanto coinvolgimento.
‘Viviamoci’ è un testo che ha già più di tre anni ma la sua natura appare ideale e rassicurante in questo preciso momento storico: l’incontro tra il teatro Trastevere e Giorgia Mazzucato ha prodotto un respiro di cinquanta minuti che ha caricato gli spettatori di benefico ossigeno.
Gabriele Amoroso
Teatro Trastevere
25 giugno
Viviamoci
scritto, diretto e interpretato da Giorgia Mazzucato