Dal 24 al 27 gennaio ha debuttato, al Teatro di Documenti di Roma, “Io, la creatura Mary Shelley” scritto e interpretato da Paola Tarantino, per la regia di Sara Ercoli
La suggestiva location e cornice adatta ha accolto l’intenso monologo che ha visto sul palco Paola Tarantino, nei panni della tormentata, inquieta e pur libera Mary Shelley, “una donna che pensa dorme assieme ai suoi mostri” (A.R.): non ci sono parole migliori per descrivere il tormento e la lotta interiore che animano la protagonista.
Mary Shelley è una scrittrice, figlia del filosofo radicale William Godwin e della famosa femminista rivoluzionaria Mary Wollstonecraft, morta mettendola alla luce: generata dalla morte di sua mamma, la Shelley porta nella sua vita tutto il dolore e la tensione dovute al tragico evento.
In scena Paola Tarantino, che si cimenta in una non semplice impresa, riesce a dar voce alla passione e ai tormenti interiori di Mary Shelley, donandole un carattere a tutto tondo, spigoloso, forte, vulcanico e fragile al tempo stesso, come può essere il temperamento di una donna originale, ma pur sempre una donna-bambina di 19 anni.
Le movenze e le gestualità, magistralmente architettate da Sara Ercoli, immergono lo spettatore in uno stato di tensione e cambiamento continui: nulla è statico e le emozioni sono generate da un continuo fiume di pensieri e riflessioni della scrittrice.
L’istintività del movimento è in armonia con il flusso delle parole e l’insieme coinvolge ed appassiona il pubblico catapultandolo in una dimensione altra.
La singolarità e la sensualità chiaroscurale sprigionate dall’attrice incarnano l’anima selvaggia, indipendente e ancora giovane di Mary Shelley, piena di trascorsi dolorosi e di ansie per un futuro sconosciuto.
La metamorfizzazione dei mostri che lottano dentro Mary, rappresenta lo specchio dei supplizi dentro ciascuno di noi: sul palcoscenico, grazie al talento e all’innegabile carisma della Tarantino, le angosce interiori sono ben visibili e diventano scheletri reali contro cui combattere.
Mia Gypsy
Foto: Laura Nasoni
Teatro dei Documenti
dal 24 al 27 gennaio
Io, la creatura Mary Shelley
regia e mimografia Sara Ercoli
scritto e interpretato da Paola Tarantino
costume designer Ginevra Polverelli
make up artist Claudia Osta
graphic designer Laura Nasoni