È andato in scena lo scorso 19 settembre a Parco Schuster, a Roma, ‘Alessandro: un canto per la vita e le opere di Alessandro Leogrande’. Lo spettacolo è un lungo monologo dedicato alla figura di Alessandro Leogrande, un giornalista pugliese morto a soli quarant’anni nel 2017; in scena il bravissimo Fabrizio Saccomanno, anche regista dell’opera, accompagnato da quattro cantanti che hanno ricreato una suggestiva colonna sonora dal vivo
Alessandro Leogrande è stato un giornalista e scrittore leccese che ha operato quasi sempre a Roma, occupandosi di temi sociali quali l’immigrazione e l’industrializzazione sregolata nel meridione della nostra penisola; il giovane autore, una mente brillante e impegnata, è morto a soli quarant’anni in seguito ad un malore ma la sua opera rimane tuttora piena di significato e, in quest’occasione, diventa la protagonista dell’ottimo lavoro di Fabrizio Saccomanno.
![Alessandro - cast](https://www.brainstormingculturale.it/wp-content/uploads/2022/09/teatro-Koreja2-300x200.jpeg)
Saccomanno seleziona alcuni brani tratti da diversi scritti di Leogrande (si riconoscono passaggi estratti da “Il nufragio” e da “Uomini e caporali”) e li interpreta drammatizzandoli con un’intenzione chiara e precisa, creando questo emozionante ‘Alessandro: un canto per la vita e le opere di Alessandro Leogrande’.
Le parole di Leogrande prendono vita denunciando ancora una volta condizioni e ingiustizie talmente note nel nostro paese da darle ormai per scontate fino a restarne, sbagliando, indifferenti.
Alessandro: verso la coscienza dello spettatore
Lo spettacolo è strutturato con consapevolezza e intelligenza sebbene sia costruito interamente sul monologo del bravissimo Saccomanno e sembri più un reading che una rappresentazione teatrale.
Nonostante non sia riscontrabile un vero lavoro registico, la prestazione di Saccomanno è toccante e misurata e l’attore si cala in quelle parole così importanti con potenza e tangibile coinvolgimento.
Le quattro cantanti, che accompagnano il protagonista con una serie di cori – una volta sommessi, una volta accorati – sono il valore aggiunto di un’opera che ha l’urgenza di toccare la coscienza del pubblico riuscendoci.
Alla fine della messinscena, il sentimento che lo spettatore prova è quello di aver perso troppo presto un essere umano e un professionista come pochi.
Gabriele Amoroso
Parco Schuster
19 settembre
Alessandro: un canto per la vita e le opere di Alessandro Leogrande
uno spettacolo di Koreja
di Gianluigi Gherzi e Fabrizio Saccomanno
Regia Fabrizio Saccomanno
con Fabrizio Saccomanno, Giorgia Cocozza, Emanuela Pisicchio, Maria Rosaria Ponzetta, Andjelika Vulic
Cura del progetto e consulenza artistica Salvatore Tramacere
Tecnici Mario Daniele e Alessandro Cardinale
Coproduzione Ura Teatro