‘Santa Maria della Pietà’ è il nome di quello che fu il manicomio più controverso di Roma: lo stesso nome intitola lo spettacolo che fino al 13 aprile scorso, presso il teatro Off Off della capitale, ha messo in scena una storia oscura e drammatica ambientata tra le mura di quel luogo spaventoso
Negli anni ’70, il padiglione XVII del Santa Maria della Pietà, il famigerato manicomio di Roma, ospitava un gruppo di donne, definite agitate, le quali erano considerate pazze; quelle donne in realtà avevano subito gravi maltrattamenti o sfortune che le avevano perseguitate per tutta la vita. All’interno del padiglione a loro destinato, l’unica soluzione per tenere a bada quelle anime infelici era applicare trattamenti dagli effetti devastanti.

‘Santa Maria della Pietà – Le agitate’ è un valido lavoro teatrale che, a distanza di anni dagli eventi raccontati, rimarca la volontà di denunciare quello che succedeva nella casa di cura psichiatrica più controversa della capitale, ormai chiusa e abbandonata, ai danni di persone ricoverate molto spesso anche in modo inutile
Santa Maria della Pietà: un racconto di crudeltà
Le protagoniste della storia sono figure femminili ospitate nel manicomio per i più disparati motivi e ognuna di esse rappresenta una sofferenza o una frustrazione che spingono il pubblico a un sentimento di empatia e commozione che, insieme, confermano come l’esistenza di quelle donne, una volta recluse, fosse schiacciata da una profonda ingiustizia.
La resa scenica dello spettacolo sottolinea, grazie al lavoro del cast, l’agitazione fisica e psicologica che connotava le giornate di quelle donne più o meno giovani, ma allo stesso tempo puntualizza i comportamenti a limite della crudeltà e della disumanità di chi di quelle stesse donne doveva prendersi cura.
Nella sua totalità, la rappresentazione risulta un lavoro diretto ed eloquente, nel quale non mancano degli interessanti momenti di espressione surreale o simbolistica, opera del bravissimo e giovane regista Orazio Rotolo Schifone che insieme a Luisa Casasanta, anche impegnata in scena, ha ideato l’intero lavoro.
Tuttavia, i lunghi dialoghi portano a un’atmosfera molto più statica che inquietante e questo è l’unico elemento che probabilmente spegne parte dello spessore del copione.
La vena più disturbante in effetti è assente e se da un lato la platea prova compassione e affetto verso le protagoniste, dall’altro non arriva a percepire lo spirito davvero angosciante della trama.
Ottima prova del cast
Il cast è il valore aggiunto di ‘Santa Maria della Pietà’: i sette attori fanno un’ottima figura e in particolar modo proprio le attrici donne, che interpretano i personaggi principali della storia, riescono a creare dei caratteri verosimili e ben inquadrati in grado di restituire alla trama un tono realistico.
La collaborazione a quattro mani tra Orazio Rotolo Schifone e Luisa Casasanta dà vita a un’opera riuscita e realizzata con idee molto chiare che, tuttavia, potrebbe addirittura essere migliorata con qualche piccola revisione.
Gabriele Amoroso
Foto: Giovanna Onofri
Teatro Off Off
dal 9 al 13 aprile
Santa Maria della Pietà – Le Agitate
Drammaturgia Luisa Casasanta
Ideazione e Regia Orazio Rotolo Schifone
con Masaria Colucci, Luisa Casasanta, Aura Ghezzi, Laura Mazzi, Edoardo Purgatori, Mattia Teruzzi ed Elena Vanni
Aiuto regia Rebecca Righetti
Costumi Nora Viti
Light design Umberto Fiore
Musiche originali Giulio Casa
Scene Umberto Fiore e Gloria Mancuso
Responsabile scene Jean Paul Ame
Assistente costumi Riccardo Marcatili