Lunedì 14 luglio, presso il teatro Cometa Off, ha preso il via la 13ª edizione dell’amato ‘Roma Fringe Festival 2025’: quest’anno la manifestazione presenta un numero di spettacoli ridotto rispetto al solito – 15 anziché 21 – e vedrà come sedi di svolgimento lo stesso teatro Cometa Off e il teatro Vascello dove, il 28 luglio, avrà luogo anche la serata finale
In questa prima settimana di spettacoli, i nuovi lavori proposti hanno mostrato immediatamente come, rispetto a dodici mesi fa, la qualità si sia parecchio alzata e la natura dei copioni sia diventata più variegata, anche il livello recitativo è migliorato e non poco.
Con la direzione del sempre attento Fabio Galadini, il ‘Roma Fringe Festival’ numero tredici parte in quarta e tra gli spettacoli presentati al pubblico nei primi tre turni di repliche spiccano due o tre titoli che potrebbero già meritare la finale.
Roma Fringe Festival 2025
14 – 19 luglio
prima settimana
Bandiera bianca – Roma / Lecce
di e con Alessandra De Luca
Regia Andjelka Vulic in collaborazione con Giulia Maria Falzea
Drammaturgia Alessandra De Luca
Collaborazione alla drammaturgia Andrea Cosentino
Disegno luci Andjelka Vulic
Spettacolo finalista tra i primi tre classificati a FRINGEMI 2025
Francesca è una ventottenne che, sebbene sia in possesso di numerosi prestigiosi titoli di studio, si divide fra molteplici e umilianti lavori pur di sopravvivere. E spesso l’ottimismo e la determinazione servono a poco.

‘Bandiera bianca’ è il lavoro che apre la 13ª edizione del Roma Fringe Festival: Alessandra De Luca porta in scena un’opera caratterizzata da un profondo spirito attuale che evidenzia gli aspetti più odiosi e ingiusti del mondo del lavoro; sebbene il testo non sia esente da qualche luogo comune, la costruzione globale e la drammaturgia fanno di ‘Bandiera bianca’ un’opera nobile e onesta.
Ludopazza – Messina
di e con Sabrina Marchetti
Sandra è una giovane infermiera, sposata e con due figli, che conduce una vita apparentemente normale e ordinaria, tuttavia quella giovane donna è soffocata dal mostro della ludopatia: quella dipendenza così asfissiante ha preso in mano l’esistenza di Sandra svuotando la sua identità ogni giorno di più.

Con ‘Ludopazza’, Sabrina Marchetti porta al Fringe un tema che raramente viene affrontato a teatro. La giovane attrice interpreta un monologo carico di verità e di dolorosi passaggi che, sebbene tradisca qua e là qualche esagerazione, propone un quadro realistico e crudo di una dipendenza vorace e distruttiva come la ludopatia.
Cowboys #2 – Roma
di Sam Shepard
con Rachele Spinozzi e Francesco Terranova
Due singolari personaggi vagano per la Red Valley, negli Stati Uniti, immedesimandosi nella figura di due cowboy: suggestionati dal luogo e dal clima, i due amici iniziano a manipolare la realtà fino a scoprire la natura malvagia dell’essere umano.

Grazie a un ottimo affiatamento e a capacità interpretative individuali di alta qualità, Rachele Spinozzi e Francesco Terranova rappresentano sul palcoscenico una storia che ricorda chiaramente l’atmosfera del teatro dell’assurdo, barcamenandosi tra una serie di emozioni che dipingono con forza un vasto insieme di sentimenti umani.
Roma Fringe Festival 2025: Miss Marco – Grottammare / Roma
di e con Valentina Illuminati
Miss Marco è una donna ormai adulta che per tutta la propria esistenza ha cercato di compiacere gli altri, allontanandosi più del dovuto dalle proprie inclinazioni naturali; arrivata a quasi quarant’anni, la donna decide di trasformarsi finalmente in se stessa.

Con ‘Miss Marco’, la brava attrice marchigiana Valentina Illuminati porta al Fringe 2025 uno dei monologhi finora meglio riusciti che, grazie proprio all’interpretazione energica e colorata della Illuminati, racconta una storia accattivante nella quale moltissime ragazze possono immedesimarsi.
Cirasedda non abita più qui – Catania
con Vincenzo Ricca
Drammaturgia di Roberta Amato e Alice Sgroi
Regia Nicola Alberto Orofino
Assistente alla regia Gabriella Caltabiano
Scene e costumi Vincenzo la Mendola
Natale non è ancora un adolescente e quegli anni così verdi della propria vita sono passati all’ombra di una madre assente e impegnata tutto il giorno nel proprio mestiere di prostituta. Questa condizione farà di Natale un individuo pieno di fragilità e punti interrogativi.

‘Cirasedda non abita più qui’ è un altro spettacolo di altissima qualità: il testo è portato in scena dal bravissimo Vincenzo Ricca che, grazie a un’interpretazione potente e viscerale, sebbene poco immediata per via dell’uso di uno strettissimo dialetto catanese, riesce a disegnare i contorni migliori per il profondo e doloroso testo scritto da Roberta Amato e Alice Sgroi.
Ri/Creazioni per un tragico futuro – Roma
un progetto di e con Clara Addari e Edoardo D’Antoni
produzione Casa del Contemporaneo
Durante la registrazione di un surreale podcast, tre figure femminili iniziano a compiere il proprio percorso di crescita trovandosi di fronte a un futuro pieno di incertezze e di buio.

In questa prima settimana di spettacoli, ‘RiCreazioni per un tragico futuro’ si presenta al pubblico come un lavoro outsider nel quale la prestazione dei protagonisti, Clara Addari e Edoardo D’Antoni, dà vita a una critica verso la nostra epoca contemporanea, raccontata con un punto di vista senza dubbio definito, ma a volte anche approssimativo.
Roma Fringe Festival 2025
La storia degli orsi panda – Roma
di Matei Vișniec
con Alessandro Boscato e Beatrice Vera Caudullo
Adattamento e regia Elsa Gaëlle Pochini
Tecnico Vito Caputo
Costumi Ester Amadio e Camilla Dolcini
All’interno di una anonima stanza a Francoforte, un ragazzo e una ragazza che apparentemente non si conoscono, iniziano a condividere le proprie impressioni su illusioni, sentimenti e speranze.

Ciò che spicca all’interno di ‘La storia degli orsi panda’ è una certa immaturità che conferisce al lavoro dei contorni di dolcezza e ingenuità che diventano un valore aggiunto: i giovani attori in scena, Alessandro Boscato e Beatrice Vera Caudullo, se la cavano piuttosto bene con un testo che a volte è troppo fumoso e che rappresenta la solita grande metafora dell’amore, della solitudine e dei rapporti tra esseri umani.
Rainbow – Napoli
di e con Francesco Rivieccio
Assistente alla regia Shanti Tammaro
Francesco racconta al proprio nipote l’esperienza rocambolesca che ha vissuto in quanto soldato semplice durante la Seconda Guerra Mondiale: l’uomo descrive numerosi aspetti di quel terribile conflitto che svelano facce sempre nuove della più tragica guerra della storia dell’umanità.

Francesco Rivieccio è l’interprete di uno dei lavori finora più impegnati di questa 13ª edizione del Fringe Festival: ‘Rainbow’ è un monologo ricco di significato e passaggi toccanti, tuttavia allo stesso tempo l’opera, sebbene sempre necessaria per ciò che racconta, appare come qualcosa di già visto, non soltanto per la drammaturgia, ma anche per la regia.
Venire meno – Roma
di e con Eleonora Bracci, Giulia Celletti, Marta Della Lucia e Camilla Ferrara
Consulenza artistica Andrea Cosentino e Sarah Sammartino
Un simpatico gruppo di quattro giovani ragazze si interroga sul significato e gli aspetti positivi e negativi di fingere l’orgasmo quando i rapporti sessuali proprio non riescono ad essere soddisfacenti.

‘Venire meno’ è l’unica proposta davvero comica di questa prima settimana di festival: forte di un testo dotato di un’ironia seria e intelligente che porta la firma delle stesse quattro interpreti – Eleonora Bracci, Giulia Celletti, Marta Della Lucia e Camilla Ferrara – lo spettacolo si fa seguire con grande partecipazione da parte del pubblico e presenta un quartetto di attrici brave, simpatiche e affiatate.
Gabriele Amoroso
Foto: Piero Tauro
Roma Fringe Festival 2025
Teatro Cometa Off e Teatro Vascello
Direttore artistico Fabio Galadini
