In attesa delle premiazioni del prossimo 28 luglio al teatro India di Roma, lo scorso martedì, allo Spazio Diamante, si è finalmente concluso il Roma Fringe Festival 2024. La seconda settimana della rassegna ha proposto al pubblico nove lavori inediti tra i quali un paio titoli si sono rivelati particolarmente interessanti; anche in questa seconda sezione di festival gli argomenti trattati dai partecipanti sono stati piuttosto variegati, pur rimanendo dentro tematiche legate al sociale e al drammatico
Roma Fringe Festival 2024: la seconda settimana
19 – 23 luglio
Stupid Human Being – Roma
con Luisa Belviso, Serena Sansoni, Alice Cicetti
regia Alessandro De Feo
Tre figure femminili intrappolate in un luogo senza spazio e senza tempo riflettono sul percorso che l’essere umano sta intraprendendo negli estremismi della tecnologia.
‘Stupid Human Being’ è il primo spettacolo della seconda tranche di proposte del Fringe 2024 e con una messinscena dalle atmosfere contemporanee e con qualche buona intuizione, offre una prospettiva panoramica, non troppo innovativa, sui vantaggi e gli svantaggi della tecnologia, soprattutto alla luce della presenza sempre più diffusa, e forse pericolosa, dell’intelligenza artificiale.
La distrazione della formica – Roma
di Niccolò Felici
con Niccolò Felici e Daniele Trombetti
regia Kabir Tavani
aiuto regia Elena Fiorenza
Due uomini sono costretti a un lavoro fisico incessante e usurante che viene interrotto soltanto da sporadiche e inutili pause; nel corso di queste giornate così ripetitive, i due compagni avranno modo di interrogarsi sulle ingiustizie perpetrate dalle classi dirigenti verso la classe operaia.
Con ‘La distrazione della formica’, Niccolò Felici porta in scena una storia costruita sulla lotta di classe che, per quanto racconti un concetto antropologico già sviscerato in ogni modo possibile, può contare su una regia interessante e l’ottima interpretazione dei due attori in scena lo stesso Felici e Daniele Trombetti.
Vacanze di guerra – Roma
di Ignasi Garcia Barba
regia Ferdinando Ceriani
con Valentina Martino Ghiglia
Una giovane agente di viaggi organizza improbabili trasferte presso zone di guerra per permettere a morbosi turisti di avventurarsi tra fosse comuni, edifici bombardati e campi minati.
‘Vacanze di guerra’ è uno dei copioni più interessanti del Fringe 2024: grazie all’ottima interpretazione di Valentina Martino Ghiglia, l’opera arriva al pubblico convincendolo, sebbene la rappresentazione soffra un ritmo che tende a indebolirsi sempre di più mentre ci si avvicina alla fine.
Roma Fringe Festival 2024: la seconda settimana
Marshmallows – Roma
scritto e diretto da Angela Ciaburri
con Simone Cammarata, Luca Filippi, Bianca Mastromonaco e Adele Piras
Quattro coinquilini impegnati tra lavoro e ambizioni intrecciano le proprie esistenze fatte di insoddisfazioni, smarrimenti e bugie.
Non convince affatto ‘Marshmallows’: lo spettacolo cerca di accattivarsi l’attenzione del pubblico tramite una regia che in realtà nulla ha di nuovo e soffre la piattezza del testo che, oltre a raccontare molto poco, non approfondisce neppure la psicologia dei personaggi.
Aspide, Gomorra in Veneto – Padova
di Tommaso Fermariello
con Gioia D’Angelo e Martina testa
Una giornalista porta alla luce la tragedia di un operaio padovano che, suo malgrado, si ritrova in una rete di pericolosi strozzini senza scrupoli e senza pietà.
È un ottimo lavoro ‘Aspide, Gomorra in Veneto’, un testo insolito per il Fringe, che portando in scena due monologhi paralleli improntati su una storia di cronaca dalla forte identità sociale, tiene alta l’attenzione del pubblico, nonostante la rappresentazione sia costruita su una regia inesistente.
Margherita tra le stelle
scritto e diretto da Marco Usai
con Valeria Romanelli, Teo Guarini, Chiara Tomei e Marco Usai
La giovane studentessa fiorentina Margherita Hack riesce a raggiungere il proprio obiettivo di diventare astrofisica nonostante una lunga serie di ostacoli sociali e storici.
‘Margherita tra le stelle’ è un altro dei lavori più riusciti di questa edizione del Fringe: costruito con una buona dose di furbizia ma altrettanta competenza teatrale, lo spettacolo è merito del bravo Marco Usai che, impegnato anche in scena con un ottimo gruppo di attori, mette insieme una serie di idee piuttosto indovinate, riuscendo a dare al proprio copione la forma migliore, sebbene nella sua resa finale la rappresentazione risulti frenetica dall’inizio alla fine.
Roma Fringe Festival 2024: la seconda settimana
Prima della P viene la M – Milano
di Yvette Queriolo
con Yvette Queriolo, Susan B. e Ilaria Tonali
Yvette è una giovane ragazza di soli 25 anni che si lascia andare a una lunga analisi del proprio quartiere, Sampierdarena a Genova: in pochi anni il quartiere è diventato simbolo di abbandono e degrado e Yvette ne elenca con nostalgia, e quasi amore, i personaggi che ne hanno fatto parte.
‘Prima della P viene la M’ è il monologo che Yvette Queriolo porta al Fringe e che dovrebbe raccontare un aspetto del quartiere Sampierdarena di Genova: l’opera però è molto debole, molto immatura e ha il grosso difetto di essere anche molto noiosa e piena di ingenuità.
Mezzo toro – Cagliari
scritto e diretto da Tiziana Troja
con Felice Montervino
Un’inquietante creatura mitologica ha l’aspetto di un minotauro e attraverso un’esibizione angosciante e surreale racconta la propria natura di figura vendicatrice.
Ciò a cui il pubblico assiste seguendo ‘Mezzo toro’ è una rappresentazione in cui tutto è eccessivo e nella quale il racconto drammaturgico viene trasmesso con molta difficoltà e non pochi difetti, a partire dai numerosi vuoti scenici intervallati da un linguaggio fastidiosamente ermetico. Tuttavia l’interpretazione di Felice Montervino è di grande impatto e contribuisce a creare delle scene esteticamente molto riuscite.
Comadre/la Cantadora – Bologna
scritto, diretto e interpretato da Agata Marchi
musica dal vivo Davide Lotito
Una giovane donna si abbandona a un lungo flusso di coscienza nel quale rivede il proprio rapporto con la nonna, un rapporto idilliaco e profondissimo incentrato sull’ascolto delle forze della natura e sul potere dell’immedesimazione.
Agata Marchi è la protagonista di ‘Comadre/la Cantadora‘, un monologo che non si allontana dalle tendenze di una certa drammaturgia degli ultimi anni e che mette insieme un’accoppiata riuscita di regia e interpretazione per arricchire la storia di bellissime immagini evocative.
Gabriele Amoroso
Foto: Piero Tauro e Simona Albani
Roma Fringe Festival 2024
la seconda settimana
Spazio Diamante e Teatro Vascello
dal 15 al 28 luglio
Direttore Artistico Fabio Galadini