Per due serate, il 21 e il 22 gennaio scorsi, Alberto Fumagalli e Antonio Muro sono stati i protagonisti, al teatro Lo Spazio di Roma, di ‘Qualcosa che per comodità chiameremo amore’, un simpatico happening fatto di musica e poesie che, costruito come una serata tra amici, ha intrattenuto con allegria gli spettatori
Alberto Fumagalli è uno dei fondatori del prestigioso collettivo teatrale under 35 “Les Moustaches“: con ‘Qualcosa che per comodità chiameremo amore’, il giovane autore indossa i panni di se stesso per narrare al pubblico una lunga serie di piccoli racconti dedicati all’amore e descritti con un insieme di rime e musica.

Accompagnato dal musicista Antonio Muro, che suona la propria chitarra e canta con particolare trasporto, Fumagalli dimostra di essere persino un ottimo poeta contemporaneo e dà vita, insieme al proprio collega, a un divertente happening ricco di momenti profondi e disincantati.
Tra i numerosi brevi componimenti che Fumagalli declama, spesso si trascende dall’argomento amore per indagare con più attenzione e ironia le tante sfumature dei rapporti che intercorrono fra gli esseri umani.
Qualcosa che per comodità chiameremo amore: una serata da godersi
Entrambi i ragazzi in scena hanno una scrittura consapevole, solida e ricca di suggestioni che creano un’atmosfera astratta, ma allo stesso tempo fortemente inquadrata.
È dunque un piacere per gli spettatori ascoltare questa coppia di voci così ben affiatate e mescolate, ritrovando un filo conduttore in tutti i testi proposti e riuscendo a visualizzare con facilità ciò che Fumagalli e Muro comunicano.
Il format funziona e il teatro Lo Spazio, infatti, aprirà le proprie porte a questo azzeccato due anche i prossimi 4 e 5 febbraio e 4 e 5 marzo.
Gabriele Amoroso
Teatro Lo Spazio
21 e 22 gennaio
Qualcosa che per comodità chiameremo amore
Regia e parole Alberto Fumagalli
con Alberto Fumagalli e Antonio Muro
Musica Antonio Muro