Lo scorso 10 gennaio è uscito l’ultimo lavoro di Eugenio Bennato per l’etichetta Sponda Sud: ‘Musica del mondo’. Il cantautore partenopeo, con questo CD, crea un universo sonoro che induce all’ascolto di sonorità tradizionali e brani dai richiami contemporanei
Dopo sette anni Eugenio Bennato torna con il suo nuovo disco ‘Musica del mondo’ proseguendo – come nel precedente “Da che sud è sud”, la sua ricerca nell’ambito della musica popolare che parte dalla sua Napoli, da sempre crocevia di culture, idiomi ed etnie diverse.

Dalle sue prime esperienze con la “Nuova Compagnia di canto popolare”, a “Musica Nova”, e fondatore del movimento Taranta Power, la musica di Eugenio Bennato appunto è da sempre caratterizzata da una commistione di stili e differenti saperi, creando un linguaggio teso a valorizzare quella mediterranea e delle sue radici.
Dopo quasi cinquant’anni di attività il cantautore napoletano è di conseguenza considerato uno degli innovatori della musica moderna partenopea insieme ad altri grandissimi musicisti, quali il fratello Edoardo, Carlo D’Angiò, Roberto De Simone e Pino Daniele.
Musica del mondo: le sfumature nascoste
Il nuovo disco è un lavoro monocromatico, ma ricco di sfumature non percepibili a un primo ascolto. I testi, infatti, affrontano temi attuali quali i naufragi, l’intelligenza artificiale, rivolgono uno sguardo agli/alle ultimi/e della terra e alle migrazioni, “migranti verso chissà dove / evviva il viaggio della speranza, evviva la disperazione“.
Si omaggia addirittura uno strumento musicale, mentre le canzoni possono approdare dappertutto e toccare terre lontane.
Nel brano “Torre Melissa” si affronta il drammatico avvenimento del 2019 sulle coste calabresi, mentre “Mongiana” racconta della fabbrica siderurgica chiusa dopo cent’anni in modo improvviso.
Tuttavia, c’è anche spazio per i sentimenti. La canzone “Luna” è un esempio. È una deliziosa poesia dedicata alla nipotina ed è eseguita insieme a Pietra Montecorvino.
Impegno, denuncia, coerenza e tanta poesia
La musica, dunque, oscilla dal folk alla canzone d’autore, alla musica world. Una miscellanea di melodie coinvolgenti che si apprezza ascolto dopo ascolto tra i suoni protagonisti delle corde e delle percussioni persistenti, del ritmo deciso della taranta e delle voci che fungono da elemento echeggiante del tappeto musicale.
Soprattutto, ci si concentra sulla lettura dei testi raffinati, che narrano storie di cui noi sentiamo di essere protagonisti/e e di appartenere.
In “Noi persi nel sentimento”, per esempio, lo stesso Bennato scrive: “noi, che nella giungla digitale, seguiamo il suono di un tamburo, un suono vivo primitivo e naturale / noi, che quando c’è l’alta marea seguiamo il filo della Luna e non c’è neon che ci può far cambiare idea / noi, che non ci accontentiamo mai di questa fabbrica dei sogni, che i sogni non li fabbrica per noi / noi, che nel concerto del futuro, seguiamo il feeling musicale di un suono vivo primitivo e naturale“.
Per non dimenticare mai chi siamo, per non omologarci alla massa. Sebbene ogni giorno siamo persi nel caos delle metropoli che ci invade, abbiamo il dovere di riconoscere i nostri sentimenti ed emozioni, al fine di rinnovare la nostra anima, contro il virtuale così imperante.
‘Musica del mondo’ segna così il gradito ritorno di Eugenio Bennato, tra impegno, denuncia, coerenza e tanta poesia. Una cooperazione di persone che ci fa riflettere sulla rilevanza dell’inclusività e sulle relazioni professionali.
Giaime Vettraino
Foto: Giuseppe Potenza
Eugenio Bennato
Musica del mondo
1. Musica del mondo
2. Mongiana
3. Grande minoranza
4. Tammorra song
5. W chi non conta niente
6. Welcome to Napoli
7. Torre Melissa
8. Noi persi nel sentimento
9. Limoni a Varsavia
10. Luna
11. Notte del giorno dopo
12. Canzone per Beirut
Eugenio Bennato voce, chitarra classica e chitarra battente
Mujura (Stefano Simonetta) basso, chitarre acustiche, classiche, elettriche, mandola, cori, coordinamento produzione
Ezio Lambiase chitarre classiche ed elettriche
Francesca Del Duca percussioni
Francesca Del Duca voce, percussioni
Sonia Totaro, Mohammed Ezzaime El Alaoui ed Edoardo Cartolano voci
Zena Chabane voce in “W Chi non conta niente”;
Pietra Montecorvino voce in “Luna”
Eugenia Bennato cori, voce solista in “Canzone per Beirut”
Dario Mogavero voce vesuviana in “Welcome to Napoli”
Gino Giovannelli tastiere in “Welcome to Napoli”
Marco Castaldo batteria in “Musica del Mondo
Archi su “Mongiana” Orchestra Sinfonica Brutia – Cosenza, diretta dal M° Francesco Perri. Primo violino: Manuel Arlia
Il brano “Musica del Mondo” è stato registrato con la Yar Mohammad Group presso The Sound Lab – New Delhi
Farukh Khan Langa voce
Yasin Khan Langa voce, harmonium
Iklash Khan Langa sarangi
Rafik Khan Langa khadtal
Kiran Kumar flute
Sakir Khan Langa dholak
Rashid Khan Langa tabla
I brani “Grande Minoranza”, “Tammorra Song”, “Torre Melissa”, “Noi (persi nel sentimento)”, “Notte del Giorno dopo” sono stati registrati e missati presso La Strega Studio – Napoli da Rosario Acunto. Coordinamento e produzione: Mujura. Mastering Gianni Blob
“Welcome to Napoli” e “Musica del Mondo” sono stati registrati da Rosario Acunto e Mujura presso La Strega Studio – Napoli. Mix & Mastering Max Pone – Godfather Studio
I brani “Mongiana”, “Luna” e “Limoni a Varsavia” sono stati registrati presso lo studio Musicheventi di Airola (BN). Produzione musicale: Erasmo Petringa. Mix & Mastering: Max Pone – Godfather Studio
“W Chi non conta niente” è stato registrato e missato da Fabrizio Piccolo presso lo studio Auditorium 900 – Napoli; Mastering Bob Fix
“Canzone per Beirut”, interpretata da Eugenia Bennato, è stata registrata, missata e masterizzata da Mauro Romano – Mr.Few
Etichetta Sponda Sud
Distribuzione Imusician