‘Mercoledì alle 3’ è andato in scena al Milano Fringe Off al Centro Studi Circolo Caldara. Una rappresentazione immediata e appuntita, che scaraventa il pubblico in una terra di nessuno dove gli abusi marchiano sia le vittime sia i carnefici
‘Mercoledì alle 3’ è il tipo di spettacolo che ti investe fin dal primo istante: tre figure irrompono nella sala, una donna in preda al panico cerca una via d’uscita, due donne in divisa la rincorrono, la atterrano, la immobilizzano.

Non c’è tempo per prendere fiato, non c’è distanza di sicurezza. Si è già dentro. Cosa accade nella mente umana quando la forza non è più un mezzo ma un fine?
È da qui che parte il testo di Francesca Romana Miceli Picardi, autrice e regista dello spettacolo andato in scena presso il Centro Studi Circolo Caldara per il Fringe Milano Off International Festival 2025.
Mercoledì alle 3:
La cella è ridotta all’essenziale: un materasso macchiato di rosso e un catino d’acqua. In questo spazio la protagonista (interpretata da Laura Alferi) è confusa, attraversata da identità multiple in contraddizione tra loro per nome ed età.
Non sa rispondere alle domande, o risponde come lo farebbe un alieno proveniente da un pianeta dove i colori sono suoni e le parole sono piani inclinati.
Eppure, nel delirio della sua condizione mentale, c’è più umanità che nei discorsi delle due guardie. Perché Valeria e Petra (Micela Picardi e Senith), quando parlano, rivelano una crescente ferocia.
Sono, infatti, bestie cresciute in una gabbia strettissima, hanno imparato sulla propria pelle a sfogare gli artigli su chi è più vulnerabile e a tiro.
La vicinanza fisica della scena alla platea
Il meccanismo di potere si fa palese e atroce: le due guardie entrano col volto mascherato da animali, una testa di maiale e una di cavallo, e usano i farmaci come premio in un terribile gioco al massacro.
La nuda verità palpita sotto la camicia della divisa, e un flash alla volta tutte le ferite vengono allo scoperto: chi custodisce le chiavi è più prigioniero di chi sta dietro le sbarre.
Il disegno luci (sempre Miceli Picardi) è perfettamente congegnato per fissare il ritmo, scandendo le battute come colpi secchi.
La vicinanza fisica della scena al pubblico, con lo sguardo affilatissimo delle interpreti che interpella direttamente gli spettatori, ci cattura e ci rovescia come ogni immagine che dalla pupilla raggiunge il cervello.
Non c’è scampo, non c’è consolazione facile. ‘Mercoledì alle 3’ è una rappresentazione immediata e appuntita, teatro che ci scaraventa in una terra di nessuno dove gli abusi marchiano sia le vittime sia i carnefici.
Pier Paolo Chini
Festival Fringe Milano Off 2025 – Centro Studi Circolo Caldara
Mercoledì alle 3
2-3-4-5 ottobre
di Francesca Romana Miceli Picardi
Regia Francesca Romana Miceli Picardi
con Laura Alferi, Francesca Romana Miceli Picardi e Senith
Disegno luci Francesca Romana Miceli Picardi
Produzione Ovatta Armata
