Il teatro Parioli Costanzo di Roma si avvia alla conclusione della stagione 2024/25 con ‘Le gratitudini’, uno spettacolo tratto dall’omonimo romanzo dell’autrice francese Delphine de Vigan, che grazie all’adattamento e alla regia di Paolo Triestino mette in scena una commovente avventura che ha per protagonista una sorprendente donna anziana alle prese con il passato e il presente
Michka ha lavorato quasi tutta la sua vita come correttrice di bozze e le parole hanno sempre rappresentato la più grande parte del proprio mondo; quando per un crudele scherzo del destino Michka mostra i primi sintomi di afasia, la donna inizia a tenere il più strettamente possibile nella propria memoria gli eventi più significativi della sua esistenza.

L’autrice francese Delphine de Vigan ha dato alle stampe il romanzo “Le gratitudini” nel 2019: oggi l’acclamato libro viene adattato per le scene dal sempre bravo Paolo Triestino, il quale ne fa uno spettacolo emozionante e coinvolgente.
Le gratitudini: anche il pubblico entra nella storia
La storia della risoluta Michka arriva sul palco con una drammaturgia che esalta i momenti più toccanti della narrazione, dando vita a un’opera che colpisce numerose corde nell’anima del pubblico e che sfrutta un tragico periodo storico osservandolo da una prospettiva nuova e insolita.
Triestino, alla direzione, costruisce per il testo una regia particolarmente fredda e rigida che se da un lato stempera la sostanza più viva e mobile del copione, dall’altro contribuisce a dare una forma concreta alle note più dolorose e malinconiche dell’intera trama.
Paolo Triestino infatti, impegnato anche come interprete, pone l’accento sulla protagonista contornandola di strutture metalliche e luci gelide che raffigurano con forza la sua condizione psicologica: la platea dunque, a poco a poco, riesce ad avvicinarsi alla parte più indifesa di Michka, comprendendo le sue paure, le sue frustrazioni e le sue sofferenze.
Lucia Vasini splendida protagonista
La prestazione di Lucia Vasini, nel ruolo di Michka, è davvero magnifica: l’attrice riesce a dare con grandissima intensità delle sfumature vibranti e viscerali al proprio personaggio, facendo della stessa Michka un carattere indimenticabile e unico al quale ci si affeziona nell’immediato.
Non è da meno il resto del cast, a partire proprio da Triestino, sempre misurato e convincente, per arrivare a Valentina Bartolo e Lorenzo Lavia, entrambi vigorosi, passionali ed emozionati.
Così come il titolo dell’opera suggerisce, quello che lo spettacolo vuole mostrare è la necessità e l’importanza che la gratitudine rappresenta, intrecciando un insieme di rapporti tra tutti i personaggi i quali, ognuno per un motivo, ha l’obbligo di ringraziare l’altro/a.
Gabriele Amoroso
Foto: Stefano Scanferla
Teatro Parioli
Dal 7 all’11 maggio
Le gratitudini
di Delphine De Vigan
Adattamento e regia Paolo Triestino
con Lucia Vasini, Lorenzo Lavia, Paolo Triestino e Valentina Bartolo