Fino al prossimo 26 ottobre, il teatro Quirino di Roma presenta ‘Indovina chi viene a cena?’: lo spettacolo, tratto dall’omonimo celeberrimo film del 1967, racconta ancora la splendida storia di tolleranza e inclusione che toccò le coscienze di tutto l’occidente e che continua a sottolineare l’insopportabile ingiustizia del razzismo
San Francisco, 1967: Julie è la giovane figlia di Matt e Christina Drayton, benestanti, borghesi e profondamente democratici. La ragazza torna a casa dopo un soggiorno alle Hawaii, portando con sé il giovane medico John Prentice; al cospetto dei genitori, Julie dichiara di voler sposare quanto prima il brillante dottore il quale, però, è nero, una caratteristica che fa vacillare immediatamente tutti i solidi principi di Matt e Christina.

‘Indovina chi viene a cena?’, diretto da Stanley Kramer, fu uno dei film più di successo del 1967, ottenne 10 candidature al premio Oscar e valse alla sua protagonista, Katharine Hepburn, la seconda statuetta come miglior attrice della sua carriera.
Indovina chi viene a cena?: una storia stupenda
Il lungometraggio si inseriva perfettamente in un contesto storico nel quale, a seguito del celeberrimo discorso di Martin Luther King, i cittadini degli Stati Uniti iniziavano progressivamente ad allontanarsi dagli odiosi pregiudizi verso gli afroamericani, pregiudizi che avevano caratterizzato la storia di quella grande nazione della sua colonizzazione a quel momento.
Guglielmo Ferro trasforma in spettacolo teatrale la magnifica pellicola e riesce a renderle omaggio con una rappresentazione altrettanto carica di significato, messa in scena con una costruzione drammaturgica priva di difetti e fedele allo spirito comico della versione originale.
Nel rispetto della sostanza della trama, Ferro organizza una regia elegante e ritmata che lascia però il giusto spazio all’importanza dei dialoghi, lavorando soprattutto sull’eloquenza del non detto.
Un racconto ancora necessario
Questo elemento è rappresentato benissimo sul palco da tutti gli attori del cast: in particolar modo Cesare Bocci e Vittoria Belvedere, che interpretano Matt e Christina, mostrano un’ottima sintonia.
E, se il primo porta con disinvoltura tutto il peso del senso della storia sulle proprie spalle, la seconda padroneggia con sicurezza i tempi comici, mantenendo però una evidente raffinatezza che raffigura in maniera centrata l’identità di Christina.
A distanza di anni, l’opera continua a essere significativa per lo splendido messaggio che comunica, dimostrando allo stesso tempo come il colore della nostra pelle non sia un difetto ma una banale caratteristica somatica e come purtroppo, ancora oggi, tantissime persone non prendono atto di questo semplicissimo concetto, continuando a rimanere chiuse nel loro ignorante razzismo.
Gabriele Amoroso
Teatro Quirino
dal 14 al 26 ottobre
Indovina chi viene a cena?
di William Arthur Rose
Adattamento Mario Scaletta
Regia Guglielmo Ferro
con Cesare Bocci, Vittoria Belvedere, Mario Scaletta, Federico Lima Roque, Elvira Camarrone, Ira Noemi Fronten, Thilina Pietro Feminò e Fatima Romina Alí
Costumi Graziella Pera
Musiche Massimiliano Pace
Scenografia Fabiana di Marco
