Luigi Pirandello è tornato di nuovo al teatro Quirino di Roma: fino al prossimo 9 novembre, ‘Il piacere dell’onestà’ sarà lo spettacolo che ha già affascinato tutti gli spettatori grazie alla splendida prova del protagonista Pippo Pattavina e alla storia piena dei temi cari all’autore di Agrigento
Il povero Angelo Baldovino accetta un falso matrimonio con la giovane Agata Renni, colpevole di essere incinta di un uomo già sposato; sebbene quel matrimonio sia sostanzialmente falso, Angelo sceglie di condurre la propria vita da vero coniuge, secondo tutte le regole, e smascherando così le ipocrisie e le disonestà che caratterizzano la famiglia di cui è entrato a far parte e l’intera società che lo circonda.

‘Il piacere dell’onestà’ è uno dei copioni più complicati di Pirandello: la trama si dipana tra mille piccoli indizi, scena dopo scena, per concludersi in una dichiarazione di verità che riguardano lo spirito di ogni essere umano.
Il piacere dell’onestà: il miglior Pirandello
È proprio il non detto che accompagna l’intera storia a evidenziare gli elementi narrativi più cari a Pirandello: il reale e il falso, il giusto e lo sbagliato, gli scambi di identità, le maschere, un insieme di temi che fanno delle opere di Pirandello stesso dei veri e propri trattati di psicologia.
Questa diretta da Giampaolo Romania è una rappresentazione sofisticata e tradizionale che esalta l’importanza dei dialoghi per mezzo di una regia parecchio statica – forse troppo – che tiene però l’attenzione del pubblico concentrata su ciò che i personaggi affermano.
Proprio a fronte di una regia che gioca così tanto in sottrazione, le parole del profondo testo descrivono un turbinio di tribolazioni mentali che si raccordano nel personaggio di Angelo Baldovino, il quale sembra aver fatto dell’onestà la propria ragione di vita.
Pippo Pattavina attore straordinario
Sulla scena questo sentimento è interpretato magnificamente da Pippo Pattavina che, da protagonista assoluto del lavoro, sembra trasformarsi egli stesso in una fiamma di passione che rivendica con prepotenza la necessità di restare attaccato ai propri principi.
Pattavina è accompagnato da un cast che è altrettanto eccellente e che contribuisce a dare la forma migliore al significato del copione, gestendo a perfezione lo svolgersi dell’intreccio che si divide in tre corposi atti.
Questa versione de ‘Il piacere dell’onestà’ non è uno spettacolo per tutti: è raffinato, elegante, suggestivo ma anche estremamente impegnativo, tuttavia gli spettatori più permeabili e attenti non possono non godere di uno dei tanti gioielli, come questo, che Pirandello ha regalato al teatro mondiale.
Gabriele Amoroso
Teatro Quirino
dal 28 ottobre al 9 novembre
Il piacere dell’onestà
di Luigi Pirandello
Regia Giampaolo Romania
con Pippo Pattavina, Francesca Ferro, Debora Bernardi, Riccardo Maria Tarci, Giampaolo Romania, Aldo Toscano, Giuseppe Parisi e Anastasia Caputo
Costumi Sartoria Pipi Palermo
Direttore di scena Franco Sardo
Datore luci Santi Rapisarda
Sarta Isabella Sturniolo
Scene Salvo Manciagli
