Lo Spazio Diamante di Roma continua a proporre lavori validi e insoliti: fino allo scorso 13 aprile, ‘Dieci modi per morire felici’ ha occupato una delle sale del rinnovato teatro di via Prenestina per coinvolgere il pubblico in un esperimento che, libero da copioni tradizionali, ha provato a raccontare tutto ciò che può succedere nella vita di noi esseri umani
‘Dieci modi per morire felici’, ideato dal prolifico Emanuele Aldrovandi, non è propriamente uno spettacolo teatrale ma un esperimento che sembra collocarsi a metà strada tra un gioco e un reality show.

L’opera infatti non prevede un copione tradizionale ma, ospitando dieci spettatori sul palcoscenico, che diventeranno i protagonisti della storia, troverà il proprio svolgimento attraverso l’improvvisazione dell’unico attore professionista, che assume il ruolo di cerimoniere, e l’intraprendenza dei dieci spettatori stessi, selezionati casualmente dal pubblico.
Dieci modi per morire felici: dieci vite in gara
Nel corso della messinscena, che ha luogo all’interno di una suggestiva scenografia, le tante persone presenti sul palco rappresentano dieci individui, dalla nascita alla morte, che vivono un’esistenza in cui caso e volontà determinano svariati momenti di breve felicità.
E dunque, nelle due ore di rappresentazione, si assiste a una sorta di gara drammatizzata nella quale questi protagonisti avranno a che fare con l’istruzione, la famiglia, l’amore, la carriera, gli insuccessi e la vita privata in generale.
Le regole del gioco portano soltanto uno tra i dieci personaggi a concludere la propria vita con una quantità considerevole di felicità, lasciando emergere l’idea di come potrebbe o dovrebbe essere un’esistenza ritenuta ideale.
Luca Mammoli conduttore perfetto
Nella sua parte concreta, ‘Dieci modi per morire felici’ è tutto nelle mani di Luca Mammoli, conduttore del gioco, il quale mostra un’eccellente capacità di improvvisare e una perfetta padronanza del palco e anche della platea, essendo lui stesso in grado di coinvolgere nel miglior modo possibile il pubblico.
Tuttavia, è proprio questa condizione a far capire come un lavoro del genere rischi di non decollare mai nel caso in cui gli spettatori fossero poco partecipativi.
Fortunatamente, ciò non è accaduto in questo giro di repliche durante le quali l’intera platea, divertendosi e con la voglia di prendere parte attivamente all’esperimento, ha fatto sì che questo ottenesse il miglior risultato possibile.
Gabriele Amoroso
Spazio Diamante
dall’11 al 13 aprile
Dieci modi per morire felici
Ideazione e regia Emanuele Aldrovandi
Drammaturgia Emanuele Aldrovandi e Jacopo Giacomoni
con Luca Mammoli
Produzione Fondazione I Teatri di Reggio Emilia e Associazione teatrale Autori Vivi