Lo straordinario attore Francesco Meoni è stato il protagonista di ‘Diario di un pazzo’: fino allo scorso 9 maggio, l’interprete ha fatto rivivere agli spettatori del teatro Off Off di Roma uno dei racconti più significativi e sconvolgenti dell’autore russo Nicolaj Gogol’
1835: Aksentij Ivanovič Popriščin è un burocrate russo che conduce una vita monotona e priva di divertimenti. Profondamente innamorato della figlia del proprio capo, Aksentij trafuga delle lettere, incredibilmente scritte dalla cagnolina della ragazza, nelle quali legge tutto il disinteresse che la stessa ragazza prova per lui. Affetto già da un equilibrio mentale fragilissimo e precario, l’uomo finirà in manicomio in preda ad assurde crisi schizofreniche.

La significativa opera di Nikolaj Gogol’, che in originale è intitolata “Memorie di un pazzo”, è stata considerata già ai suoi esordi un vero trattato di psichiatria, poiché l’identità che l’autore attacca alla figura di Aksentij raffigura davvero il decorso dei più volenti disturbi psichiatrici.
Diario di un pazzo: un angosciante viaggio nella follia
Nel copione di ‘Diario di un pazzo’, il concetto di follia è osservato secondo una prospettiva consapevole e approfondita: lo sfortunato Aksentij, infatti, rappresenta una grave condizione mentale, tormentata da allucinazioni e da un soffocante senso di alienazione.
Ma quella psiche così vulnerabile e compromessa del protagonista è assillata anche dall’appartenenza a un ceto che Aksentij non accetta e dall’apparente impossibilità di compiere una scalata sociale.
Prestazione insuperabile di Francesco Meoni
Protagonista assoluto del monologo, Francesco Meoni mette sul palcoscenico un’interpretazione che vale una carriera: l’attore impersona il personaggio di Aksentij con un temperamento e una potenza che lasciano il pubblico sbalordito.
Ciò che l’interprete fa sul palco è senza dubbio il frutto di un percorso lunghissimo e attento, eseguito con un’approccio analitico e un’intelligenza acutissima che hanno dato in maniera evidente i propri frutti.
Impegnato anche alla regia, Meoni realizza una scena claustrofobica e caotica nella quale il protagonista sprofonda sempre di più fino a ritrovarsi in un’asettica cella d’isolamento che vedrà il culmine del suo delirio.
In questa versione dell’opera diventa facile percepire, grazie al magnifico lavoro di Meoni, come il copione sia attualissimo e come la vicenda dello sfortunato protagonista non sia altro che una dolorosa rappresentazione della solitudine.
Francesco Meoni ha realizzato un capolavoro, costruito come una pagina di teatro di prima grandezza che il pubblico accoglie con emozione ed entusiasmo.
Gabriele Amoroso
Foto: Azzurra Primavera
Teatro Off Off
dal 7 al 9 maggio
Diario di un pazzo
Tratto dal racconto di Nikolaj Gogol’
Scritto e diretto da Francesco Meoni
Direzione tecnica e sound design Umberto Fiore
Aiuto regia Tommaso Garrè
Disegno Luci Giuseppe Filipponio
Musiche Francesco Meoni e Umberto Fiore
Scene Marta Montevecchi